La Questione Morale deve essere la scelta "primaria" del PD di Montesilvano - A mio parere - Mario Nino Fusco

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La Questione Morale deve essere la scelta "primaria" del PD di Montesilvano

Pubblicato da in Politica locale ·


Il tema delle primarie anima il dibattito politico a Montesilvano; le primarie sono, infatti, uno straordinario strumento di partecipazione democratica: ma restano, appunto, uno strumento che non può prescindere dalla scelta di un programma condiviso e dalla individuazione di una coalizione omogenea che di quel programma si faccia garante.

Resta, però, sullo sfondo il tema principale che, a mio modesto parere,  dovrebbe caratterizzare questa fase pre-elettorale, ovvero un giudizio politico netto e deciso sull’ultimo decennio amministrativo a Montesilvano.

Le ultime due amministrazioni si sono caratterizzate per una commistione tra affari e politica, tra interessi di parte e gestione della cosa pubblica, che credo non abbia eguali nel panorama politico regionale: non è un caso che numerosi atti amministrativi abbiano suscitato l’attenzione e, molto spesso, l’intervento della magistratura inquirente. L’accostamento tra l’ultima giunta di centro-sinistra e l’attuale di centro-destra non sembri eccessivo: lo dimostra il fatto che molti uomini che, a vario titolo, hanno fatto parte della prima, siedono oggi con incarichi di responsabilità nella seconda; alcuni, poco prima, altri, durante, e molti, subito dopo le elezioni comunali del 2007, sono saltati sul carro del vincitore, continuando ad imporre la stessa politica e gli stessi metodi. E’ cambiato il direttore d’orchestra, ma strumentisti, musica e repertorio sono rimasti immutati.

Le recenti elezioni amministrative del 2011 hanno dimostrato che c’è un vento nuovo che spira sulla politica italiana: a mio parere, anche i cittadini di Montesilvano sentono forte l’esigenza di un cambiamento; si chiede da più parti che torni al centro del dibattito politico cittadino la questione morale (ovvero la condanna senza se e senza dell’indifferenza e dell’arroganza, dimostrata dagli inquisiti, di fronte agli scandali, alle inchieste giudiziarie e alle intercettazioni che li vedono protagonisti) e la questione etica (cioè la necessità di una ferma e pubblica denuncia del disinvolto utilizzo, da parte di molti uomini politici, del mandato ricevuto dagli elettori).

In questo senso, ritengo necessario battersi affinché il PD locale accetti la sfida che oggi ci si pone dinanzi: elaborare un serio progetto politico per governare lo sviluppo di Montesilvano nei prossimi venti anni; individuare un gruppo di uomini e donne che si mettano al servizio della città, fondando il proprio impegno politico sui valori della legalità, delle regole della convivenza civile, in assoluta coerenza con il mandato popolare ricevuto; anteporre il “Bene Comune” alle ragioni di una parte o, ancor di più, agli interessi personali di pochi; evitare che la nostra città diventi il laboratorio per alchimie politiche che guardano troppo presto alle prossime elezioni regionali e troppo poco alle esigenze locali.

I problemi di Montesilvano sono sotto gli occhi di tutti; il nostro compito è proporre soluzioni: scelte urbanistiche degne della quinta città d’Abruzzo, riqualificazione urbana, snellimento della viabilità, potenziamento della raccolta differenziata dei rifiuti, nuova e più razionale edilizia scolastica, sviluppo del turismo, progetti per un mare pulito, politiche che favoriscano il lavoro, massima attenzione alle sacche di povertà e di disagio sociale: in una sola frase fare di Montesilvano una Città Vera, avendo come obiettivo primario il miglioramento della qualità della vita di tutti i suoi cittadini. Questa, a mio parere, è il progetto che il Partito Democratico di Montesilvano deve mettere in campo: e di questo cambiamento epocale devono farsi protagonisti con il PD tutte le forze politiche che oggi sono all’opposizione, ma anche, e soprattutto, i movimenti civici, le forze sociali, le associazioni di categoria, il mondo del volontariato e i cittadini che hanno ancora la capacità di indignarsi ed hanno a cuore il futuro della propria città.




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