Menu principale:
Se i cattolici si mettono a ricostruire l'Italia
di Beppe Del Colle da Famiglia Cristiana del 9 Ottobre 2011
Premesso che ogni paragone tra eventi storici non va preso alla lettera, ma metaforicamente, si può dire che la situazione attuale della politica italiana ha almeno un elemento in comune con quella del 1943, alla vigilia della deposizione di Mussolini da capo del Governo, e quando erano appena sbarcate in Sicilia la VIII Armata britannica e la VII armata statunitense ...<Leggi tutto:>
Uomini nuovi e più coraggio
di Bruno Forte da Il Sole 24 Ore del 18 Settembre 2011
Esiste una questione morale nell’attuale crisi che attraversa il Paese? La domanda è retorica, perché agli occhi di tutti è evidente che l’etica pubblica e quella personale che la sorregge sono spaventosamente assenti in larga parte della scena nazionale, come dimostrano gli scandali che vanno emergendo e che colpiscono figure di non poco peso dell’una e dell’altra parte politica. Il “disgusto”, di cui più volte io stesso ho parlato di fronte a questo scenario, è ormai avvertito da tanta gente comune, quella cui dovrebbero dare ascolto e voce i rappresentanti del popolo sovrano...<Leggi tutto:>
Il senso di Mino per il bene comune
di Pierluigi Castagnetti da L’Unità del 05 settembre 2011
Con Martinazzoli scompare uno dei protagonisti più intelligenti della vita politica italiana. Senatore e Deputato, Presidente della commissione stragi, Capogruppo Dc alla Camera, Ministro della Giustizia, Segretario Nazionale della Dc, Sindaco di Brescia. Un curriculum solo apparentemente lineare. In effetti Martinazzoli è stato un personaggio atipico nel panorama politico, per molti aspetti un anti personaggio che non amava l’esposizione televisiva, la insostenibile leggerezza del pensiero, le semplificazioni forzate, il crescente divorzio tra etica e politica...<leggi tutto>
La Chiesa, il voto e il PD
di Pierluigi Castagnetti da Europa del 07 giugno 2011
«Il vento cambia», dice un manifesto del Partito democratico.
Si potrebbe dire che è già cambiato. Nelle città in cui si è votato hanno vinto pressoché sempre i candidati che segnavano il cambiamento e l’alternativa al berlusconismo. Sia che fossero solidi e storici esponenti della sinistra (Torino), o gaffeur incalliti (Bologna), o esponenti di movimenti più a sinistra o radicali (Milano, Cagliari, Napoli), o esponenti riconoscibili della tradizione cattolico-democratica (Pavia e Novara), o addirittura esponenti di partiti di centro sostenuti dal Pd (Macerata, Mantova, Olbia)...<Leggi tutto:>